Antonino Margiotta doveva essere eseguito stamattina, ma è stato posticipato di qualche ora in quanto sono attesi a Mazara alcuni medici dell’istituto di medicina legale di Palermo. L’obiettivo è quello di accertare con esattezza le cause della morte dell’uomo, trovato in una pozza di sangue dopo la segnalazione di una coppia che vive nello stabile. A condurre le indagini sono i carabinieri della compagnia di Mazara, diretta dal capitano Fabio Manzo, sotto il coordinamento della procura di Marsala. L’ipotesi più plausibile sembra sia quella dell’omicidio, ma non è ancora escluso il suicidio. Nel frattempo, già ieri sono state sentite varie persone. I militari dell’arma indagano a 360 gradi e stanno scavando anche nella vita di Mineo, che aveva alle spalle un passato da tossicodipendente e precedenti penali per spaccio di droga. L’uomo, che conviveva con una donna straniera, a quanto sembra tra qualche mese sarebbe diventato padre. Un giallo in piena regola rispetto al quale gli inquirenti sperano di fare luce nel più breve tempo possibile. Mineo abitava in una casa adiacente al luogo dove è stato trovato morto. Il 53enne indossava il pigiama.
[fonte Televallo]