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Mazara del Vallo: Guardia Costiera sequestra circa 10 tonnellate di pesce spada

Scippi e rapine, allarme criminalità a Mazara

Martedì 23 Agosto 2016
Mazara - Una delle ultime vittime è una signora di 84 anni che risiede in contrada Santa Maria, a nord est del territorio di Mazara. Stava rientrando a casa a bordo della su auto. Un giovane le ha rubato la borsa che era in macchina.

La signora ha sporto denuncia alle forze dell' ordine. «Non ci sentiamo sicuri. Siamo lasciati soli, abbandonati in balia di quattro delinquenti che non hanno pietà per nessuno. È la seconda volta che vengo scippato. Denunciare è inutile perché questi malviventi se vengono scoperti dopo poche ore sono già in strada». N. S. (queste le iniziali) , 78 anni, racconta così l' ultimo scippo subito. Ma gli episodi non mancano in una città in cui se ne consumano 3 - 4 al giorno nelle zone più disparate, oltre ai furti in abitazione e nei magazzini di campagna. Le denunce sui tavoli delle forze dell’ordine sono poche, anzi pochissime. “E’ vero – dice il capitano dei carabinieri di Mazara, Fabio Manzo. Le persone che subiscono uno scippo o un furto devono però denunciare perché soltanto in base alle denunce possiamo risalire ai colpevoli. Abbiamo dei fascicoli di fotografie molte aggiornate e si può risalire agli autori dei reati. Se qualcuno viene denunciato tre, quattro volte da diverse persone - vittime, prima o poi lo scippatore o il ladro sarà fermato. Circa quattro mesi abbiamo arrestato due scippatori e devo dire che negli ultimi tempi gli scippi ed i furti sono in calo”. “Non riusciamo più a vivere serenamente e questo non è giusto - dice Maria D. 68 anni. Diventa un problema anche passeggiare in centro e andare a messa”. La rabbia è tangibile, si nota dagli sguardi quando si torna a parlare del fenomeno, risiede nei gesti, nelle parole, nei racconti di chi ha vissuto in prima persona uno dei tanti episodi di cronaca riportati poi sui giornali. “Sono stata avvicinata da due ragazzi qualche tempo fa, intorno alle 11 del mattino, in via Salemi – racconta F. A. 27 anni. Mi hanno accerchiata, ho dato tutto quello che avevo in tasca, solo venti euro, e dopo sono rimasta pietrificata mentre i malviventi correvano via. La paura la sento ancora addosso e la cosa più brutta è il fatto che la gente attorno vede, osserva e non ti aiuta”. E se qualcuno oppone resistenza rischia di farsi del male sul serio, come è successo qualche volta. L’attività di controllo delle forze dell’ordine c’è “ma la gente – osserva il capitano Manzo – deve collaborare. Pensi che in caserma abbiamo sette biciclette sequestrate, recuperate dopo i furti, ebbene nessuno dei proprietari si è fatto vivo. E sono bici quasi nuove”. La video sorveglianza, entrata in funzione, può essere un deterrente ma non basta. Si raccomanda a donne ed anziani di fare molta attenzione uscendo di casa, non portare addosso oggetti preziosi, denaro, carte di credito, nel caso di “scippo” non usare resistenza. “Non possiamo però vivere da prigionieri anche se si passeggia” - dice T. R. 81 anni – noi vogliano passeggiare senza timori e paure, altrimenti restiamo a casa a vedere la TV. E sarebbe la nostra condanna”. Le zone a rischio sono tante: le poste, le banche, i negozi, i supermercati, le gioiellerie. Ormai, oltre ai classici gioielli e soldi, si ruba di tutto: rame, ferro, plastica, ceramica, generi alimentari, pure pomelli e battenti di ferro, dai portoni delle abitazioni. La preoccupazione dei cittadini scaturisce anche dal fatto che nelle azioni delittuose c'è sempre più spregiudicatezza e, quindi, la preoccupazione non solo di perdere i propri beni personali ma anche quella che riguarda l'incolumità fisica. Una raccomandazione che ci perviene da una cittadina che di recente ha subito un furto, è quella di tenere, nei limiti del possibile, sportelli e finestrini delle automobili chiusi, poiché, delinquenti si affiancano alle vetture ed in un battibaleno prelevano borse, borselli e quant'altro. Come è successo alla donna di 84 anni.

[fonte: GdS - Salvatore Giacalone]