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Mazara. Ai domiciliari il tecnico radiologo che aiutò Messina Denaro

Ospedale di Mazara: stato dell’arte Settembre 2016

(Martedì 20 Settembre 2016)
Mazara - In queste ultime settimane si è riacceso il dibattito sul futuro dell’Ospedale di Mazara e, soprattutto, sulla questione Radioterapia semplice o complessa.Si è assistito a dichiarazioni pubbliche e forti prese di posizione da parte di personaggi più o
meno competenti e/o più o meno interessati.Il nostro Centro Studi ha voluto sentire in merito le opinioni di un gruppo di professionisti sicuramente competenti perché del settore sanitario, sia ancora in attività che con una lunga e comprovata esperienza pluridecennale ancorché in pensione.Ne abbiamo ricavato una serie di considerazioni che cercheremo di esporre nella maniera più semplice e comprensibile.

L’Ospedale di Mazara, pur avendo rappresentato, quando ha avuto l’autonomia necessaria, un punto di riconosciuta eccellenza nella Provincia, è sempre stato mortificato e sottovalutato perché oggetto di baratto politico. Tanto è vera questa affermazione che, pur disponendo di autorevolissimi personaggi politici alla regione, quale il Presidente dell’ARS On. Nicola Cristaldi (ndr: attuale sindaco di Mazara) finanziamenti per ristrutturarlo e metterlo a norma sono stati dirottati altrove senza la minima protesta.

Va dato merito all’ex Assessore Russo di essersi imposto affinché il finanziamento per l’acquisto delle apparecchiature per la Radioterapia e la contemporanea ristrutturazione dell’Ospedale di Mazara non fosse, ancora una volta, dirottato altrove. A tal proposito ricordiamo l’interpellanza al Ministro della Salute da parte del Senatore Firrarello di Catania (sic !!!!!!! ) ed altri autorevoli politici perché tale finanziamento non ci venisse assegnato! Di cosa si interessasse allora l’on. Cristaldi, non è dato sapere. Onorevole, sia comprensivo e ci illumini.

Ha sbagliato, però, l’ex Assessore Russo, nel ritenere che l’iter si sarebbe concluso in breve tempo (l’agonia dell’Ospedale è iniziata nel 2010 ) così come un imperdonabile errore è stato non tenere conto della spending rewiew che incombeva e che avrebbe comportato chiusure di Ospedali ed eliminazione di Reparti e Primariati con accorpamenti. Le proteste ed i cortei di allora avevano lo scopo preciso e di alto profilo di lasciare nell’Area di Emergenza le principali Equipe Mediche con un minimo di posti letto, utilizzando una moderna sala operatoria da anni inattiva.

Il risultato è stato invece di indicibili sofferenze, per anni, per ammalati e familiari, di morti evitabili e quel che è peggio, a causa della dislocazione dei vari Reparti negli Ospedali viciniori, il disfacimento di interi Reparti e di Equipe mediche altamente qualificate e affiatate. Il nuovo Ospedale, la cui fine dei lavori sarà per l’ennesima volta prorogata, a maggior gloria di un improbabile e, in un paese civile, improponibile manager che non sa neppure pianificare lavori che continuano ad accumulare ritardi incomprensibili, nelle visioni oniriche di politicanti risibili sarà inevitabilmente meta agognata di grandi professionalità.

Non si tiene conto ( ignoranza o malafede ? ) che purtroppo l’Ospedale di Mazara è ormai classificato al gradino più basso (e’ diventato “Ospedale di base”), che un concorso può durare anni e che formare una equipe medica altamente affiatata e qualificata richiede almeno un decennio e che, dulcis in fundo, nessun professionista che abbia il senso del suo alto valore, potrà essere attratto da un “ospedalicchio” di base.

Come possa un pretendente alla successione del “Magnifico” (al secolo Cristaldi) con voce flautata e ben impostata, tanto da essere una risibile imitazione del roboante (e un po' datato) Maestro, affermare, con un sillogismo penoso, che a Mazara compete un futuro di primariati complessi perché la struttura in fase di completamento è complessa, ci è totalmente oscuro.Chiediamo all’affabulatore in sedicesimo, di confrontarsi con noi in un dibattito pubblico, magari con la presenza della determinata segretaria del PD cittadino, che sta facendo le dovute inversioni ideologiche, dopo aver enunciato tesi insostenibili per mesi. Lanciamo il guanto di sfida a questi improvvisati menestrelli della manipolazione mediatica. Non c’e più spazio per gli incompetenti. Ascoltate chi ha le conoscenze per parlare a ragion veduta e, magari, ha una visione territoriale e non di campanile, come auspica l’affabulatore, che invece è tutto campanile e difensore d’ufficio del Magnifico.

Tornando alla problematica Radioterapia, semplice o complessa, riteniamo inutile continuare a piagnucolare sperando di essere presi in considerazione dall’Assessore o dalla Commissione Sanità regionale. Per un ospedale qualificato al gradino più basso, una Radioterapia non è neanche ipotizzabile e pertanto questa “anomalia”( apparecchiatura che si avvia già a diventare obsoleta ) dovrà essere sanata, che ci piaccia o meno, realizzando presso l’Ospedale di Trapani un polo oncologico completo compresa la Radioterapia ( procedure già iniziate con plauso e soddisfazione dell’Assessore Gucciardi). Ricordiamoci di lui alle prossime elezioni.Pietireun primo periodo di primariato a Mazara, in attesa che si realizzi a Trapani una struttura adeguata, sa di mortificante richiesta di una elemosina solo simbolica, perché transitoria.. Come dire: per le piccole beghe da campagna elettorale, cerchiamo di avere un contentino, a cui ciascun pretendente alla poltrona di Cristaldi, cercherà di appendere il suo bisunto cappello. Chiediamo a questi signori: avete capito che sono stati spesi circa 40 milioni di € di nostri soldi, per una struttura così ben progettata, che dovrebbe suggerire una battaglia di tutti perché Mazara diventi almeno lo hub per i nosocomi di Marsala e Castelvetrano?E questa prospettiva, se perseguita, non potrà essere al servizio di stupide pretese campanilistiche ma incentiverebbe , per il bene del territorio tutto, l’utilizzo intelligente di ciò che è stato realizzato e che rischia di diventare un cronicario, magari da dare in gestione, dopo aver constatato che un ospedale di base non può reggere la concorrenza, a imprenditori che si troverebbero una eccellente struttura da riempire con malinconici vecchietti o disperati lungo degenti ( altro che Ospedale degno di una Capitale del Mediterraneo ! ).

Soltanto una rivoluzione culturale con presa di coscienza dell’opinione pubblica mazarese, da sempre abituata a subire le peggiori mortificazione senza reagire, potrebbe costringere una Amministrazione interessata maggiormente alla inaugurazione di un chiosco di gelati, anzi genuflessa e non presa in considerazione dalla politica regionale, a guardare al bene comune, anziché a ridicoli micro interessi personali.

Rimane quindi il problema “politico” ma non di certa politica capace di sostenere che ci si è dovuti accontentare di una cartata di “lische” altrimenti non ci toccavano neanche quelle o di “contrabbandare” tesi insostenibili, come sostenere, fatte le dovute differenze, che dovendo andare in crociera si possa scegliere tranquillamente una nave senza capitano o, ancor peggio, un capitano alla Schettino, a cui ciascun lettore può associare il personaggio che lo ha più colpito per supponenza e ignoranza in questa penosa (per i politicanti) vicenda.

Centro Studi “ La Voce”

Presidente Girolamo Pipitone