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Mazara. L'Istituto di Istruzione Superiore "F. Ferrara" partecipa al progetto Scuola futura

Mazara del Vallo - Flashnews - I realizzatori di Utopie

(Lunedì 3 Ottobre 2016)
Mazara - Sabato 1 ottobre alle ore 18 presso nella sala La Bruna del Collegio dei Gesuiti di Mazara del Vallo si è svolto l’incontro/ racconto/ dialogo “I MAKER DELLE UTOPIE”, promosso da “Periferica” e curato da Gianni Di Matteo.

Andrea Bartoli, fondatore di FARM CULTURAL PARK, ed i rappresentanti dei progetti vincitori del bando Boom - Polmoni Urbani e numerose altre realtà, istituzionali e private, che si occupano di rigenerazione urbana, culturale e sociale, hanno illustrato la realizzazione delle loro “Utopie” in territorio Siciliano. L’incontro è stato coordinato da Carlo Roccafiorita e da Gianni Di Matteo.

Cosa significa realizzare un’Utopia ? Significa, quasi sempre, concretizzare un’idea, un sogno un desiderio di bellezza e di cultura, che trasforma, migliora, abbellisce, un angolo abbandonato, disperso nella città, del territorio siciliano, della sua campagna . Spesso la realizzazione “utopica” non è particolarmente programmata, studiata, progettata, ma si sviluppa con un’anarchia del fare che la fa crescere e germogliare come una pianticella selvatica nella crepa di un muro.

Una pianticella che riesce a vivere anche con poche gocce d’acqua, sotto il sole che scotta, e senza le “amorose cure” di un pollice verde.

In alcuni casi i promotori, i realizzatori dell’utopia, sono gli stessi proprietari del luogo che viene trasformato.

In molti casi si tratta di casali abbandonati, in disuso da anni, collassati sotto il fardello della crisi da un’economia agricola e rurale ormai morta.

Per una specie di un profondo desiderio per un “ritorno alle radici” le terze generazioni ripensano i luoghi degli avi, i luoghi anche di vita collettiva, come angoli di strade, di città, piccoli paesi ed immaginano la loro Utopia: una rinascita di vita, un nuovo battito d’ali dell’Araba Fenice che risorge dalle ceneri di una Sicilia abbandonata. Ed ecco il vecchio muro della casa bombardata rivivere a Marsala, ecco la cava di tufo creare nuovi spazi di vita a Mazara del Vallo, e poi il paesino di Favara sperso fra le montagne, accogliere oltre trentamila turisti , lo stadio sportivo abbandonato ed incolto di Caltanisetta diventare un centro polifunzionale moderno con oltre trecento iscritti, e così via..
In alcuni casi l’Utopia si è realizzata trasformando “angoli bui” di strade e di quartieri, come a Catania con il progetto “Trame di Quartiere” oppure, sempre a Catania, il progetto NACA..
Ecco qui l’elenco dei progetti che da Utopia sono diventati una piccola o grande realtà, ed i nomi dei sognatori che li hanno realizzati..

• FARM CULTURAL PARK, Andrea Bartoli (Favara)

• STREET FACTORY Eclettica, Alessandro Ciulla, Federica Ciulla, (Caltanissetta)

• TRAME di QUARTIERE, Roberto Ferlito, Luca Lo Re (Catania)

• Festival "Visioni notturne Sostenibili" - Salemi - Valle del Belìce, Giuseppe Maiorana,

• AUDIOGHOST68, Gibellina PhotoRoad, Giuseppe Zummo, Assessore alle Attività Culturali, Gibellina

• Collettivo FLOCK, Alessio Barchitta, Pamela Abbate, Giovanna Lo Presti, Giovanni Mandanici, Mariano Leone (Barcellona Pozzo Di Gotto)

• NACA, Marco Terranova (Catania)

• OLIVER, Maria Giaramidaro (Mazara del Vallo)

• OTIUM, Barbara Lottero (Marsala)

• S. GIORGIO del PIRETO -Area Sperimentale-, Bruno D’Andrea (Selinunte)

• SPAZIO KAPPA, Katia Licari (Sciacca)

• STARDUST, Carla Athayde, Francesco Ducato (Marsala)

Questo simpatico incontro ha un significato profondo : l’Araba Fenice di una Sicilia che non emigra ma che ritorna sui suoi passi, nei luoghi degli avi, inizia a rinascere dalle sue ceneri.. Perché la Sicilia non muore mai..

Comunicato stampa